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    Deep Learning (DL)            
  Definire il Deep Learning. Algoritmi ispirati alla struttura e al funzionamento del cervello: reti neurali artificiali. La ricerca di settore mira a comprendere il
funzionamento del cervello umano. 
 
L'intelligenza artificiale (IA) riesce autonomamente a classificare i dati e a strutturarli
gerarchicamente, trovando quelli più rilevanti e utili alla
risoluzione di un problema. Migliora le proprie prestazioni con l'apprendimento. Si basa su modelli di apprendimento a più livelli di
astrazione in cui i concetti più alti sono appresi a
partire dai livelli più bassi. Dati verbali e visivi sono appresi grazie all'utilizzo di
algoritmi di calcolo statistico. Esempi: sistemi di riconoscimento
facciale; sistemi di riconoscimento vocale e visivo; giochi di conoscenza
completa (scacchi/Go; StarCraft). 
 
La maggior parte delle reti neurali modellizza soltanto la prima
fase di elaborazione dell'informazione. A un livello superiore,
l'apprendimento umano si appoggia su regole e simboli e prende
la forma di un'inferenza logica, che cattura regole da un
dominio. Questa forma non si può osservare ancora nel
comportamento delle macchine. 
 
 
Deep Learning e IA generativa.
Software che grazie al DL, a partire da un data set di informazioni,
riesce a produrre contenuti originali. Sistemi finalizzati a generare: 
1. Testi: es. ChatGPT (4.0);
implementazione nel browser Bing (Microsoft). 
2. Immagini: es. DALL-E, StarryAI,
Nightcafe creator, Midjourney. 
3. Video: es. D-ID, Sinesthesia, Elai.io. 
4. Musica: es. Musico, Jukebox. 
5. Mappe concettuali: es. Algor. 
 
 
Generative Adversarial Network (GAN). Alla base di questi software, coppie di reti neurali
(non programmate) che lavorano in modo antagonistico: 
1. una rete  contiene una serie di dati di riferimento, 
2. un'altra rete  approssima delle riproduzioni sempre più simili a
questi dati. 
 
 
Natural Language Processing (NLP). Si tratta di: 
    a. algoritmi per analisi e comprensione del linguaggio naturale scritto/parlato, 
    b. analisi morfologica, sintattica e semantica. 
     
    Nuovi approcci NLP: 
    1. Analisi statistiche di testi scritti per ricavare pattern lessicali. 
    2. Sentiment analysis: identificazione del tono della voce e dello stato d'animo. 
    3. Speech recognition/interfacce conversazionali: simulazione del comportamento
umano nell'interazione con l'utente. 
 
Nei contesti didattici possono: 
1. facilitare l'accesso ai contenuti delle lezioni online, 
2. generare automaticamente contenuti di e-learning, 
3. estrarre informazioni e valutare la qualità delle fonti, 
4. studiare somiglianze/differenze tra testi, 
5. interagire con studenti tramite chatbot (comunicazione, negoziazione,
interesse, motivazione). 
 
Altri esempi: 
6. ChatGPT per la scrittura assistita dall'IA, 
7. chatbot conversazionali.  
 
 
Computer Vision (CV). Si tratta di: 
1. algoritmi per l'analisi, l'interpretazione e la comprensione di contenuti visivi, 
2. che avviene utilizzando modelli di DL, 
3. la ricerca di settore è finalizzata a comprendere come i computer possano riprodurre
    processi e funzioni dell'apparato visivo umano. 
     
    Nei contesti didattici: algoritmi e tecniche per ottenere informazioni aggiuntive, come il livello
    di attenzione (robotica). 
     
    Potenzialità didattiche di NLP e CV: 
    1. tutoraggio personalizzato, 
    2. apprendimento interattivo, 
    3. apprendimento adattivo. 
     
    In prospettiva di sviluppo: 
    1. interazione limitata, 
    2. comprensione limitata, 
    3. pregiudizio (distorsioni), 
    4. privacy e sicurezza dei dati. 
 
    
 
 
 
 
 
 
  
    
 
 
 
 
 
 
  
    
 
 
 
 
 
 
  
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